Chiunque oggi ha un computer, che sia portatile o fisso, lo si utilizza per questioni di lavoro, per questioni di studio o per un semplice utilizzo casalingo. Il computer è forse l’oggetto più ricercato del mercato, ma nasconde delle insidie.
Il mondo informatico è spesso ritenuto complesso e di difficile comprensione. Quello che accade è che spesso gli utenti, anche quelli più esperti o navigati, si trovano di fronte a una scelta talmente varia e sterminata da perdere la giusta strada. Se poi ci concentriamo sul reparto degli accessori, vedremo che il panorama si fa ancora più confuso e nebbioso.
Quel che accade con i computer è molto singolare: tutti i consumatori si concentrano su caratteristiche esterne, magari il design, sul processore e la scheda grafica. Pochi, invece, si concentrano sull’importanza della memoria e dello spazio di archiviazione. È per questo che abbiamo pensato di approfondire tutto ciò che riguarda questo punto: parleremo di hard disk e memoria, della differenza tra le tipologie di memorie e di hard disk, della loro importanza e di come scegliere il prodotto migliore, a seconda delle necessità di ogni utente.
Partiamo dalle basi: che cos’è un hard disk?
Iniziamo subito dal punto più critico, quello che riguarda gli hard disk. In molti pensano di sapere di che cosa si tratti, ma spesso non è così. Il loro nome, o comunque l’appellativo, può cambiare a seconda del prodotto e del produttore. Potete trovare scritto “hard disk”, potete trovare “HDD” (hard disk drive) oppure “disco rigido”, nella versione italiana. Qualsiasi forma troviate, sappiate che parliamo sempre della stessa cosa. Ma che cos’è, quindi, un hard disk?
Bisogna dire che non esiste un solo tipo di hard disk. Vedremo infatti che ci sono hard disk esterni e interni, ma anche hard disk che non sono più “rigidi”, ma molto più leggeri e performanti. Andiamo per gradi: per ora sappiate che questa enorme capacità e compito di lettura e trascrizione porta con sé delle conseguenze. Le principali sono la lentezza, se così si può dire, e il peso dell’hard disk stesso, che non è affatto secondario.
Caratteristiche tecniche degli hard disk interni
Come qualsiasi accessorio informatico, o componente, anche gli hard disk hanno delle caratteristiche tecniche principali. Per acquistare un prodotto degno di questo nome, bisogna conoscerle, analizzarle e soprattutto capire di cosa si parla. Come potete distinguere un buon hard disk da uno scadente o fasullo? Ecco, qui troverete alcuni punti che possono davvero fare la differenza.
Vorrei partire dalla loro grandezza, che nel gergo tecnico viene detta “formato”. Gli hard disk ovviamente vengono scelti dai produttori a seconda del dispositivo che devono andare a comporre. Se parliamo, ad esempio, di computer portatili, un hard disk sarà più piccolo. Le dimensioni di solito, misurate in pollici, sono in questo caso sui 2,5. Per i computer fissi, invece, si sta sui 3 pollici di hard disk. Le differenze? Beh, oltre alle dimensioni e al peso, ovviamente gli hard disk per pc portatili sono meno performanti: possono essere più lenti e anche meno attivi.
Quando trovate la scritta “rpm”, che cosa dovete aspettarvi? Di che si tratta? È qui che possiamo parlare del terzo parametro decisivo nella qualità di un hard disk: le rotazioni e il loro numero. Con “rpm” si indica proprio questo: quante volte gira, e a che velocità, un hard disk. Dai giri dipende la potenza e la velocità, appunto, della trascrizione e del trasferimento dati. Più un hard disk è veloce e più il computer sarà efficiente. Parlando di numeri, c’è una cifra standard che vale la pena rispettare? È bene che un hard disk non vada mai sotto i 6000 rpm. Tenete in conto, però, che esistono degli hard disk (montati su computer top di gamma) che sfiorano anche gli 11000 rpm.
Possiamo dire che le specifiche tecniche principali da tenere in considerazione sono più o meno finite. Ce ne sarebbero altre, tra cui il rumore (fattore che la Apple, ad esempio, ha totalmente eliminato, producendo pc che non fanno mai rumore), ma credo che queste altre considerazioni siano più superficiali e meno decisive delle precedenti.
Andiamo ora a vedere un altro tipo di hard disk, che è usato e diffuso tanto quanto il precedente: l’hard disk esterno.
Hard disk esterno
Un hard disk esterno potrebbe sembrare la brutta copia di un più classico hard disk interno, ma ovviamente non è così. A parte le caratteristiche tecniche anche l’utilizzo varia di parecchio. Certo, il funzionamento più dettagliato è pressoché identico, ma di fatto la distanza fra i due prodotti è davvero notevole. Vediamo tutto con precisione e accuratezza.
Intanto un hard disk esterno ha la forma di una piccola scatoletta rettangolare, spesso e volentieri è molto sottile e pesa poco. È esterno, appunto, e di conseguenza deve essere collegato tramite qualche cavo al dispositivo a cui vogliamo connetterci. Mettiamo che sia un pc: il vostro hard disk esterno si collegherà ad esso tramite un cavo USB. La stessa cosa può fare con un proiettore, un registratore, una tv e qualsiasi altro apparecchio.
È un hard disk in cui, in sostanza, si può eseguire una sorta di back up di tutti i contenuti che non volete che vadano persi in qualsiasi altro modo. Per sfortuna o per pura casualità, può accadere che i vostri dati e i documenti più importanti possano smaterializzarsi. Ecco, trasferendoli in un hard disk esterno il rischio è azzerato. Alcuni possiedono addirittura più hard disk esterni con all’interno sempre gli stessi contenuti: questo per evitare che vadano persi o finiscano male.
Le caratteristiche, come vi dicevo, sono le stesse degli hard disk interni. Dovete guardare alle dimensioni, agli rpm e tutto il resto. C’è però un altro punto ulteriore che va tenuto in considerazione e riguarda la tecnologia USB. Da quest’ultima, infatti, dipende la velocità con cui uno o più file vengono trasferiti dal pc all’hard disk esterno. Non tutte le USB sono veloci e performanti, per cui date sempre un’occhiata alla tecnologia di riferimento: l’ultima è la 3.1 ed è la migliore. Se scegliete un hard disk che è lento nel trasferimento, ci metterete tantissimo tempo a passare i dati da un dispositivo all’altro.
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In precedenza avevo accennato all’esistenza di varie tipologie di spazi di archiviazione. L’hard disk, quindi, non è la sola e unica soluzione che potete trovare all’interno di un computer (che sia portatile o fisso). Esistono infatti anche le unità SSD, che letteralmente significa “solid state drive”. Non solo potete trovarle ovunque, ma sono anche le più scelte e le migliori sul mercato attualmente. Ma vediamo di cosa si tratta.
Hanno in tutto e per tutto gli stessi scopi e utilizzi dei più classici e tradizionali hard disk, ma con una fondamentale differenza: il procedimento. Sì, perché sei gli hard disk sono dischi rigidi, appunto, gli SSD sono allo stato solido. Ciò significa che impiegheranno meno tempo e meno “fatica” energetica a compiere lo stesso identico lavoro.
Tutto quel che c’è da sapere sugli hard disk per Nas
Arrivati a questo punto, scommetto che non vi aspettavate così tante informazioni sugli hard disk. Soprattutto, forse, non vi aspettavate che ne esistessero così tanti e che ci fosse così tanta scelta. Non vi sorprendereste, quindi, se vi dicessi che esiste anche una specifica tipologia di hard disk pensati per dei minuscoli pc che archiviano file e contenuti online.
Chiaramente, in questo caso, la discriminante fondamentale che va ad incidere sulla qualità e il livello del prodotto ha a che fare con le postazioni degli hard disk. Mi spiego meglio: dovete tenere in conto il numero di alloggi per gli hard disk. Più ce ne sono e più il Nas può esservi utile, essendo un dispositivo pensato proprio per la simultaneità.
I Nas non sono sempre dispositivi così costosi. Sembrano provenire dal futuro, anche nel loro design, ma c’è da dire che i prezzi possono essere perlopiù abbordabili (ovviamente a seconda delle caratteristiche tecniche).
Che cos’è la memoria RAM?
Credo che sia ben chiaro tutto quello che c’è da sapere sugli hard disk. Abbiamo cercato di riassumere nel miglior modo possibile tutte le loro funzionalità, le tipologie e le caratteristiche tecniche di ognuna di loro. Ora, però, è arrivato il momento di parlare di un altro argomento altrettanto importante. Dobbiamo discutere e approfondire un altro tipo di memoria che risulta essenziale per il funzionamento dei computer, e di molti dispositivi elettronici in generale. Sto parlando della memoria RAM. Che cos’è? Di che apparecchio parliamo?
In sostanza, la memoria RAM (che significa letteralmente “Random Access Memory”) è una memoria cosiddetta “volatile”. È pur sempre una memoria, ma ha qualche differenza importante rispetto agli hard disk, ma ci arriveremo. Ora concentriamoci solo sulle sue capacità e caratteristiche, che sono fondamentali al buon funzionamento di un dispositivo.
Ma qual è quindi il minimo sindacale? Beh, per far funzionare bene un computer, dovete almeno avere 4 GB di memoria RAM. Tutto quello che sta sotto i 4 GB non riesce a sostenere nemmeno i lavori e le operazioni più semplici, figurarsi quelle simultanee. Tutto questo ovviamente dipende dalle vostre esigenze e dal pc che avete: di solito i netbook hanno RAM molto piccole, mentre i fissi o i notebook possono avere spazi molto più importanti.
Differenze tra hard disk e RAM
Veniamo dunque a un punto molto importante, direi decisivo, nell’economia di tutto il nostro discorso. Qual è la differenza tra un hard disk e la memoria RAM? Essendo tutte e due unità di archiviazione, in che cosa si distanziano? Sono complementari o antagonisti?
Beh, il tema è contraddittorio e complesso. Diciamo che la differenza fondamentale è racchiusa nei compiti di ognuno e nel loro rispettivo funzionamento. Se un hard disk, come abbiamo detto sopra, è una memoria rigida, fissa e poco modificabile (per esempio non è estendibile), la memoria RAM è volatile. Vi avevo detto di tenerlo bene a mente: bene, è il momento di capire cosa significa volatile.
Questo vuol dire che la RAM si riempie e si svuota ad ogni accensione. Per questo si consiglia sempre di spegnere e riaccendere, o riavviare, il pc dopo ogni utilizzo: così la RAM si resetta e riparte da capo, fornendo nuovamente le massime prestazioni al computer stesso. Ecco quindi che abbiamo compreso fino in fondo la distanza fra queste due unità di archiviazione: una serve per i contenuti a lungo termine, l’altra per gestire quelli più volatili e transitori.
Fasce di prezzo
I prodotti di cui abbiamo parlato sono molto diversi e le loro caratteristiche sono decisamente variabili. In questo senso, anche i prezzi possono variare moltissimo a seconda delle specifiche tecniche, degli utilizzi, del prodotto e della marca. Andiamo con ordine, così da poter fare una panoramica soddisfacente sull’universo economico degli hard disk.
Partiamo col dire che i parametri fondamentali che spesso veicolano anche il costo dell’hard disk stesso sono la capienza e la velocità (di trasferimento e non). Dipende chiaramente dall’hard disk, perché un modello esterno vedrà nella velocità di trasferimento un fattore decisivo.
Non dimenticate che una delle soluzioni più interessanti è l’ibrido, ovvero montare nel pc sia l’hard disk più classico che l’unità allo stato solido (SSD).
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