Si pensa sempre che determinati apparecchi elettronici o informatici siano eterni. Spesso gli utenti non li trattano con la cura adeguata e chiaramente il rischio che si rompano o si danneggino è molto, molto alto. Soprattutto parlando di dispositivi così delicati come gli hard disk, è evidente che bisogna avere un certo tatto nel maneggiarli. I più attenti nemmeno li toccano quando sono in funzione, oppure li trasportano protetti in una custodia apposita.
Ma mettiamo il caso che tutto questo non serva a granché. Mettiamo il caso che il vostro hard disk si sia rotto. Qual è la cosa migliore da fare in questi casi? Come si può smaltire nella maniera adeguata un hard disk? Dove andrebbe buttato qualora fosse rotto? Queste sono tutte domande legittime e che meritano una risposta chiara e completa.
In questa guida cercheremo proprio di rispondere ai vostri quesiti riguardo i rifiuti elettronici, concentrandoci maggiormente sugli hard disk, che sono gli apparecchi che più ci interessano. Prima di parlare di rifiuti, però, occorre discutere velocemente di tutto ciò che riguarda quei danni che potrebbero essere reversibili.
Riconoscere i danni
La prima vera cosa di cui dobbiamo parlare e che va affrontata molto seriamente riguarda i possibili danni che ha riportato il vostro hard disk. Vi chiederete il perché ed è assolutamente lecito. Il motivo è semplicissimo: se il danno viene riconosciuto in tempo, allora c’è maggiore possibilità di recuperare l’hard disk. Magari riuscirete a salvarlo dalla rottura definitiva, o potreste semplicemente prenderlo in tempo per esportare i dati che vi interessano e salvarli altrove.
Insomma, in altre parole è molto importante che certe cose vengano comprese e si riesca a capire prima del danno finale quali sono le avvisaglie. Ma andiamo per gradi, perché i segnali di un possibile danno irreversibile sono tanti e tutti diversi. Esistono segnali sonori, per così dire, e segnali ben più nascosti ma che vale la pena conoscere. Questi ultimi sono i più rischiosi, perché si notano meno facilmente.
Danno fisico di un hard disk
Come potete ben immaginare, questi piccoli segnali o minacce che abbiamo elencato, di solito si trasformano in veri e propri danni. Ma ad ogni segnale corrisponde un danno ben preciso, che non è mai casuale.
Quindi lo percepite e lo sentite quando c’è qualche problema prettamente fisico. Cosa fare a quel punto? Be’, dovete fermare il lavoro dell’hard disk. Se continuasse a girare, il rischio di romperlo in maniera definitiva è molto alto. Quindi mettetelo a riposo e portatelo da qualche esperto informatico, che vi dirà poi se c’è ancora possibilità di recuperarlo.
Danno logico di un hard disk
Se il problema è di altro tipo e di tutt’altro genere, in alcuni casi ben più grave, si parla invece di “danno logico”. Con questo termine si indica un danno non meccanico, che quindi ha a che fare con qualcosa di concreto nello specifico, bensì si indica un danno abbastanza importante che riguarda tutta quella parte più informatica e digitale dell’hard disk.
Ecco perché, tra le altre cose, le minacce che sia avvenuto un danno di tipo logico sono molto meno evidenti. Di solito si possono protrarre nel tempo, dando diversi giorni all’utente per potersene accorgere. Paradossalmente però i segnali di questo genere sono molto relativi e quasi minimi. Possono essere confusi con semplicissimi “bug” o minimi malfunzionamenti, quando in realtà non è così.
Smaltimento: rifiuti RAEE
Siamo giunti alla fine di questa guida e possiamo finalmente parlare di smaltimento. I paragrafi precedenti erano a mio avviso necessari per circoscrivere e analizzare a fondo il problema, vedendo anche i casi in cui c’è la possibilità di ovviare a qualsiasi tipo di danno irreversibile. Detto ciò, ora possiamo porci questa domanda: dove vanno gettati gli hard disk che sicuramente sono rotti?
Ecco perché il modo migliore (e anche quello obbligatorio per legge) per smaltire gli hard disk, esterni o interni, è quello di portarlo in particolari aziende che si occupano proprio di RAEE. Ce ne sono diverse e tutte offrono uno specifico pacchetto di possibilità. Alcune rompono o distruggono fisicamente l’hard disk, altre lo smagnetizzano per evitare la dispersione dei dati. Tutte però vi garantiranno un lavoro pulito, ecologico (i danni all’ambiente dei rifiuti elettronici sono notevoli) e soprattutto serio.