Hard disk e memorie: informazioni generali
Questa è la domanda più necessaria forse di tutta la guida, anche perché spesso la risposta sembra scontata, ma non lo è. Per hard disk si intende propriamente un vero e proprio disco considerato rigido, ovvero meccanico, che ha come scopo ultimo quello di garantire un certo spazio di archiviazione in un dispositivo.
Per intenderci, senza un hard disk, non troverebbero spazio cose come documenti di ogni tipo, file, contenuti multimediali da tenere conservati, o anche tutta una serie di programmi che per forza di cose dovete installare nel pc.
In parte abbiamo già risposto a questa domanda, ma ribadire il concetto e rafforzarlo non fa mai male. Un hard disk risulta quantomai necessario proprio perché permette a un computer di funzionare. Un hard disk è letteralmente qualcosa di vitale per un qualsiasi computer, che senza di esso non potrebbe assolvere nemmeno alle operazioni più elementari (dato che non avrebbe alcun tipo di motore che le alimenta e che permette loro di funzionare).
Strettamente collegato al concetto di hard disk c’è la memoria di massa. Se vi imbattete in qualche sito di informatica, troverete questo termine più di una volta. Per questo credo sia importante chiarire subito di cosa si tratta: se l’hard disk è una specifica tipologia di memoria, con un suo processo di memorizzazione, la memoria di massa è il macro insieme che lo contiene.
In altre parole, la memoria di massa è proprio quella parte di ogni computer che gli permette di archiviare i file. L’hard disk fa parte delle memorie di massa cosiddette “fisse“, ma esistono tante tipologie di memorie di massa che invece possono definirsi “esterne“.
Abbiamo detto che esistono memorie “esterne“, quindi come potete capire non è che ci siano soltanto i cari e vecchi hard disk. Le memorie esterne in particolare sono tante e molto utili in tantissimi contesti. Per memorie esterne si intendono cose come le pennette usb, o le schede di memoria flash (SD, per capirci), o ancora gli hard disk esterni di qualsiasi tipo.
Come vedete ce ne sono diverse. Non ho accennato per nulla ai cd e dvd, ma solo perché molto spesso sono memorie non più tanto gettonate. Parliamo di una tecnologia e di dispositivi che ormai non vengono nemmeno supportate più di tanto dai dispositivi di riferimento.
Pur essendo entrambe le soluzioni appartenenti alla categoria delle memorie esterne e rimovibili, ci sono delle differenze importanti tra le classiche chiavette usb e le schede di memoria SD (considerate tutte e due memorie flash). Queste differenze si riconoscono soprattutto dalla forma, che è completamente diversa, e sopratutto dalle caratteristiche tecniche.
Tra le chiavette e le schede di memoria scorre un fiume, e questo fiume è riconducibile al comparto più tecnico. Di solito le schede di memoria sono adatte a dispositivi come le macchine fotografiche o le videocamere e sono memorie molto agili, spesso spaziose e che riescono a gestire una gran quantità di file pesanti. Le chiavette usb, invece, hanno qualche limite in più. Poi chiaramente dipende molto dai modelli di riferimento, è ovvio.
Difficile dirlo. Come spesso accade, non c’è una formula vera e propria che riesca a dirci esattamente quale può essere la scelta migliore in assoluto riguardo le memorie. Sicuramente ci sono varie cose da tenere in considerazione. La principale credo abbia a che fare con il possibile utilizzo: è evidente che un hard disk non può essere considerato alla stregua di una chiavetta. Hanno funzioni, compiti e strutture tecniche completamente diverse.
Se avete come priorità quella di tenere con voi tutti i file, documenti e foto anche mentre siete in viaggio, vi conviene sempre optare per un dispositivo di archiviazione portatile. Se non è così, ovviamente buttatevi sugli hard disk.
Di hard disk per ora abbiamo solo parlato in relazione ai computer, quindi si è parlato soltanto delle soluzioni “interne“. Ma dovete sapere che in realtà di hard disk ne esistono altri tipi. Oltre alla soluzione interna, e quindi fissa e rigida, esistono i famosi hard disk esterni, che sono invece più comodi e leggeri (per quanto meno performanti).
La qualità e la capacità lavorativa qualche volta si abbassa, è vero, ma si può comprendere il perché: un hard disk interno deve lavorare una mole spropositata di dati, mentre un hard disk esterno, male che va, lavora su molta meno materia. Questo non vuol dire che abbia necessariamente meno spazio a disposizione, anzi. Semplicemente sono costruiti per essere dei veri e propri archivi portatili, e molto spesso le aziende costruttrici preferiscono migliorare la parte “portatile” rispetto a quella meramente tecnica.
Domande tecniche
Esiste un falso mito riguardo il rapporto fra hard disk e computer: in sostanza, si pensa che ad un computer corrisponda un qualsiasi hard disk. Detto in altri termini, quando scegliete un hard disk non importa che tipo sia, tanto andrà sempre bene per ogni computer (e viceversa). Chiaramente è falso, perché ogni hard disk ha delle specifiche tecniche.
Innanzitutto pensate proprio alle dimensioni fisiche: non è che tutti gli hard disk facciano al caso del vostro pc. Magari è troppo grande, o troppo piccolo per essere inserito all’interno del computer. Quindi prestate davvero molta attenzione a questi particolari, e soprattutto alle connessioni. Anche qui, ogni hard disk ha possibilità di connessione specifiche che non per forza combaciano con un computer.
Credo sia facile intuire che gli hard disk hanno sempre uno spazio fisso a disposizione dell’utente. A differenza della memoria RAM, di cui parleremo poi e che è espandibile in moltissimi casi, gli hard disk non possono aumentare il loro spazio a disposizione. Una volta che avete scelto, non si torna indietro. Al massimo potete coadiuvare il tutto con l’aggiunta di qualche altro dispositivo, che possa dare una mano all’hard disk eventualmente pieno.
Quanto ho parlato di “spazio fisso” non intendevo certo dire che tutti gli hard disk hanno una capacità standard e fissa. Non è che tutti gli hard disk sono, per esempio, di cinquecento GB, ma variano a seconda dei modelli e degli utilizzi. Prima dicevo solo che, se la base è appunto cinquecento GB, non è che potete aumentarla a un TB. Rimarrà sempre cinquecento GB.
Parlando dello spazio massimo, bisognerebbe iniziare dicendo che gli hard disk più spaziosi costano tanto e soprattutto non servono a tutti. Sono adatti a coloro che sfruttano il computer in maniera massiccia e per lavori duri e dispendiosi a livello informatico. Credo che, oggigiorno, il massimo di spazio disponibile che si può trovare sul mercato giri intorno ai dieci TB. Ma ce ne sono davvero per tutte le esigenze: ne potete trovare da pochi TB, e se non avete necessità stringenti, forse è la soluzione migliore.
Ad essere sinceri, credo che la velocità di un hard disk sia davvero il parametro più importante. E’ quello decisivo sotto molti punti di vista: se pensate che dalla velocità dipendono le performance dell’hard disk stesso, e se pensate che un hard disk veloce può svoltare il lavoro, il trasferimento dei dati e la qualità di questo trasferimento, capirete bene la sua importanza.
Un altro interrogativo importante è come capire quanto deve essere veloce un hard disk e da quali fattori dipende questa velocità. Le risposte sono molte e, innanzitutto, bisogna partire da un concetto: la velocità si misura in base ai giri che fa il disco rigido ogni minuto. Avete presente quel rumore che sentite quando il pc è molto sotto sforzo? Che sembra respirare e sembra stia ruotando qualcosa al suo interno? Ecco, quello è il rumore che fa l’hard disk quando è in funzione.
Un disco rigido con un alto numero di giri, quindi, può considerarsi più veloce di un altro con un numero inferiore di giri. Solitamente i notebook, a differenza dei pc desktop, hanno hard disk con un numero minore di giri.
Se c’è una sfida veramente imponente riguardo i sistemi di archiviazione per computer, questa è quella tra i dischi rigidi e la memoria RAM. Abbiamo capito in sostanza cos’è un disco rigido, o hard disk, ma della memoria RAM non abbiamo parlato quasi mai, al di là di qualche brevissimo accenno.
La memoria RAM è l’opposto dell’hard disk. Se in quest’ultimo vanno tutti quei dati che devono restare e non vanno assolutamente perduti, nella memoria RAM vengono memorizzati quei dati che invece hanno una scadenza. Non è che servano meno, ma semplicemente sono pensati per essere volatili. Per questo motivo, e potete appurarlo, spegnendo il computer la memoria RAM si azzera, si svuota e torna disponibile per una nuova sessione.
Ora che abbiamo parlato anche della memoria RAM e aperto il capitolo generale sulle memorie, vale la pena dire due parole anche su almeno altri due tipi di memorie interne che servono a un pc per funzionare correttamente. Oltre alla RAM, quindi, possiamo trovare la Cache e la memoria ROM.
La Cache ha la funzione di mettere in collegamento la memoria RAM con tutta un’altra serie di processori. E’ fondamentale per un computer proprio per questo motivo: senza di essa, qualsiasi operazione risulterebbe più lenta e difficoltosa. Per quanto riguarda la memoria ROM, apriamo un argomento ancor più importante. La ROM ha esattamente le stesse funzioni di una RAM, ma a differenza di quest’ultima non elimina niente. E’ per questo che, anche se spegnete il pc, quello che è memorizzato nella ROM resta.
Tra i principali concorrenti effettivi degli hard disk ci sono soprattutto gli SSD. Parliamo di un nuovissimo e innovativo sistema di archiviazione, che può essere sia interno che portatile. Di base parliamo di un disco che ha tutte le caratteristiche per diventare quello più scelto dagli utenti e, di fatto, è già così. La maggior parte dei computer di nuova generazione hanno montato al loro interno un SSD, o al massimo una soluzione ibrida, una via di mezzo tra hard disk classico e SSD.
A questa domande bisognerebbe rispondere con grande cautela, perché non è detto ci sia sempre una strada veritiera in assoluto. Devo dire che, guardando il mercato e l’offerta che c’è in giro, sembra che sia le aziende, sia i consumatori stiano tutti virando verso gli SSD. La folla di detrattori degli hard disk è numerosa e massiccia ormai, proprio perché un hard disk, pur essendo sempre performante e di gran qualità, difficilmente riuscirà a darvi una vera e propria mano dal punto di vista lavorativo. Di sicuro non arriverà mai ai livelli degli SSD, sotto tutti i punti di vista.
Le differenze tra hard disk e SSD sono tantissime e tutte fondamentali. Intanto un hard disk tradizionale è più lento e più pesante. Se cercate qualcosa di comodo e leggero, non scegliete gli hard disk. Non a caso, infatti, gli SSD vengono montati perlopiù nei portatili di ogni tipo (dagli ultrabook ai “due in uno”, passando per i più classici notebook). Non si può parlare di hard disk come di apparecchi dediti alla duttilità, mentre gli SSD sono decisamente più versatili.
C’è però da dire una cosa: questa estrema velocità, la leggerezza e la grande qualità tecnologica rendono gli SSD i sistemi di archiviazione più costosi di tutti. Non aspettatevi cifre che superino cinquecento euro, è ovvio, però di sicuro si avvicinano pericolosamente ai trecento. Non possiamo fingere che il prezzo non sia un parametro importante: un hard disk costa molto meno e questo è un dato di fatto. Perciò, anche qui, fate una bella analisi costi – benefici e pensate a quello che davvero può fare al caso vostro.
Domande conclusive
Inizierei a dire subito che ogni hard disk ha un costo differente, ma questo lo vedremo dopo. Il prezzo, com’è giusto che sia, non si basa su cose superficiali e di poca importanza, bensì su questioni tecniche ben precise. Se dovessimo fare qualche esempio, si potrebbe dire che il parametro forse più decisivo per stilare un vero e proprio prezzo è la capacità dell’hard disk. Un hard disk con uno spazio di un TB è normale che costi molto meno di un hard disk che ha cinque o sei TB di spazio a disposizione.
Non possiamo fingere che lo spazio non sia la cosa più importante nella definizione del costo. Poi vengono fuori altre caratteristiche, come la velocità e magari la marca, ma di sicuro il parametro decisivo è la capienza.
Siamo finalmente arrivati alle domande clou e anche quelle più ostiche, perché nessuno di noi, realisticamente, vorrebbe mai parlare di costi. Eppure credo sia molto importante parlarne proprio perché potrebbe aiutarvi a prendere la decisione più saggia. Quindi, parlando di hard disk tradizionali fissi e interni, possiamo dire che il costo è variabile, ovviamente. Dovendo descriverlo e racchiuderlo entro due estremi, vi direi che, a seconda delle caratteristiche tecniche, potreste trovare hard disk fissi dai cinquanta euro fino anche a centocinquanta o duecento euro.
Come vi avevo accennato in una risposta precedente, se parliamo di SSD i costi aumentano necessariamente. E’ inevitabile che un tale livello di qualità e tecnologia non si faccia pagare parecchio. Rimane solo un punto in comune col resto: il prezzo cambia in relazione allo spazio a disposizione del SSD e del cliente.
Venendo ai prezzi, vi direi che il minimo sindacale che potete spendere può raggiungere il centinaio d’euro, mentre il termine massimo ruota attorno a una cifra molto imponente: trecento euro.
Di questo anche bisognerebbe parlare molto perché, a dispetto di quello che la gente crede, i dispositivi rimovibili costano di più dei dispositivi fissi e interni. Può forse sembrare un’assurdità, ma è invece proprio così. Il motivo è semplice: un dispositivo esterno è più utile e più duttile di un dispositivo esterno. E’ per questo che qualsiasi sistema di archiviazione esterno ha una fascia di prezzo estremamente variabile. Si trovano hard disk anche a trenta euro, ma poi se cercate il top di gamma andate a finire su prezzi astronomici: alcuni modelli superano addirittura i trecento o quattrocento euro.
Sicuramente la marca è un fattore importante per la definizione qualitativa di un hard disk, come per qualsiasi altro prodotto esistente sul mercato. Diventa quindi scontato dire che ogni marca è a sé e la risposta è sì, esistono sicuramente marche migliori di altre. Basta sapere quali sono.
L’universo delle aziende produttrici di hard disk è molto grande e si espande giorno dopo giorno. Come vi dicevo, il livello qualitativo di una marca si misura sulla sua storia, sulla tradizione che ha quella determinata azienda. Per rispondere alla vostra domanda potrei darvi almeno tre nomi che, a mio avviso, risultano essere forse i migliori sul mercato e che di sicuro offrono prodotti per ogni tipo di esigenza. A capo di tutti c’è la Western Digital, leader assoluta del mercato, poi sicuramente la Seagate e la Toshiba. Ma, davvero, ce ne sono tantissime altre altrettanto valide.