C’è molta confusione, moltissimo caos quando si vanno a definire le componenti informatiche di un computer o di qualsiasi altro dispositivo. È chiaro che tutto ciò dipende dalla comunicazione erronea che c’è dietro: spesso infatti si guarda all’informatica, e a tutto quello che la riguarda, come un pianeta oscuro e distante anni luce da noi, tanto per continuare la similitudine. La verità è invece che non è poi così astratta e oscura, l’informatica.
Certo è che non si può prescindere da una certa terminologia, dai suoi principi cardine e da tutto quello che la riguarda più nel profondo. A questo proposito, quando si deve acquistare ad esempio un computer, siete proprio sicuri di sapere cosa state comprando e cosa state facendo? Spesso questa inconsapevolezza nei confronti dell’informatica porta, infatti, a errori clamorosi in fase di acquisto. Errori di cui, spesso e volentieri, ci si pente. Cosa sapete delle varie memorie di un pc? E cosa sapete delle loro prerogative?
In questa guida si cercherà, in sostanza, di tirare fuori qualche concetto e definizione in più sulle memorie di cui è dotato un computer, in particolare. Ci concentreremo con più attenzione, ovviamente, sulla memoria di massa e sulle tipologie di file che si possono salvare al suo interno. Alla fine della guida, vedrete che le vostre conoscenze a riguardo non saranno più tanto risicate.
Memoria di massa e memoria centrale
Un computer, a qualsiasi categoria o tipologia appartenga, è una macchina che ha bisogno di alcune componenti e di alcuni supporti decisivi e fondamentali al suo corretto funzionamento. Così come il computer, chiaramente, anche altri dispositivi: lo smartphone, il tablet, ecc. Questi apparecchi possono raggiungere livelli altissimi per quel che riguarda le performance solo e soltanto se alcune, specifiche componenti funzionano alla perfezione.
Tra le parti più importanti di un dispositivo c’è sicuramente la memoria. Ad ogni dispositivo serve, per forza di cose, una componente che funga da unità di archiviazione: non può farne a meno. Al di là di file di testo o fotografie, un dispositivo necessita di salvare e archiviare anche contenuti più informatici, come file di sistema, software e tutto il resto. Dovete sapere che la memoria non è unica e indivisibile, anche perché il carico di lavoro può essere davvero troppo pesante per un solo apparecchio. Cosa si fa, quindi? Si divide la memoria in due parti, che hanno compiti, funzionamenti e utilizzi pressoché opposti.
Il fatto che la memoria centrale sia definita “principale” è già un punto che delinea bene le sue caratteristiche. Non significa che sia la più importante, perché le memorie collaborano e non c’è una vera e propria gerarchia di potere. Esiste però una gerarchia di utilizzo, quello sì. Se dovessimo dirlo in parole povere, potremmo ammettere che la memoria centrale è quella memoria che si occupa dei file che non hanno bisogno di rimanere archiviati per molto tempo. Sono contenuti volatili (anche la memoria stessa è definita “volatile”) e la loro importanza è relativa al momento stesso in cui vengono impiegati. Poi basta, non servono più e vengono eliminati.
In sostanza, la memoria centrale gestisce tutti quei file che, ad ogni spegnimento, scompaiono. Non servono così a lungo da tenerli immagazzinati e in memoria, ma basta solo che emergano quando l’utente sta usando il dispositivo. Ogni volta, praticamente, la memoria centrale si azzera e riparte. Si riempie e si svuota ad ogni sessione. Tra le memorie centrali, infatti, troviamo la memoria RAM.
E che possiamo dire, quindi, della memoria di massa? Come abbiamo visto, la memoria centrale si occupa di file “con una scadenza”, diciamo. La memoria di massa, in questa direzione, è invece un tipo di memoria che deve amministrare file di differente entità. Innanzitutto parliamo di file decisamente più pesanti: è chiaro, quindi, che lo spazio dedicato alla memoria di massa può essere molto più grande rispetto a quello dedicato alla memoria centrale. Prima di analizzare nel dettaglio i tipi di file che raccoglie una memoria di massa, vediamo le differenze fondamentali tra questa e la memoria centrale.
Differenze e punti comuni
Diciamo che i punti di distanza sono molti di più dei punti in comune. Iniziamo da questi ultimi, che si riducono ad uno soltanto: sia la memoria di massa che la memoria centrale hanno lo scopo di immagazzinare dati, comunicare con i vari comandi e le funzioni del computer (o del dispositivo di riferimento) e permettere l’avvio di determinate applicazioni, software o qualsiasi altra cosa. In sostanza, entrambe le memorie hanno il compito di facilitare il funzionamento del dispositivo stesso grazie alla loro attività e all’archivio.
La memoria di massa invece è fissa, rigida, più macchinosa nella gestione dei file e della loro memorizzazione. È un apparecchio molto più pesante e delicato, senza pensare al fatto che ha uno spazio a disposizione solitamente molto grande, data la mole di file da gestire. Parlando di pc, dovete sapere che la memoria di massa per eccellenza è il disco rigido, l’hard disk, che proprio per questa sua caratteristica “fissa” e poco agile viene spesso affiancato da altre tipologie di dischi.
Sto ovviamente parlando di solid state drive, o SSD, che sono unità di archiviazione molto più veloci. Gli SSD fungono da ponte tra una memoria centrale e una memoria di massa: le prestazioni sono quelle di una memoria centrale, veloce, leggera e resistente, e gli scopi sono invece quelli di una memoria di massa, ovvero immagazzinare file pesanti e duraturi.
Quali file possiamo salvare nella memoria di massa?
Finalmente siamo arrivati al punto che più ci interessa. Quali file vanno salvati nella memoria di massa? Che caratteristiche devono avere e quali funzioni? Beh, se avete ben capito tutto quello che abbiamo detto in precedenza, sarà più semplice comprendere anche questo paragrafo.
Questo significa che contenuti di questo tipo possono essere fotografie e video, magari programmi e software specifici, sistemi operativi, file di testo, documenti, romanzi, ecc. Insomma, tutto quello che non va perso, viene racchiuso e tenuto nella memoria di massa.
Per questo la memoria di massa non è solo l’hard disk interno, ma anche tutti quei dispositivi esterni che possono fungere da back up in caso di problemi con la fonte centrale. Ecco, quindi, che le memorie di massa si moltiplicano: abbiamo gli hard disk esterni, le pennette USB, le schede di memoria, i floppy, i cd, dvd, e tutto quello su cui si possono trascrivere contenuti in modo duraturo e, se volete, permanente.
Conclusioni
Per concludere, vorrei toccare due punti: capite bene dove salvare i vostri file più preziosi e state attenti a cosa scegliete di eliminare. Una volta eliminato, un file di qualsiasi tipo è difficile che venga ripristinato con semplicità.
Restate quindi sempre molto attenti e vigili su quel che potete e non potete fare con i contenuti a cui tenete particolarmente. Poi, in secondo luogo, scegliete con cui la tipologia di memoria di massa da impiegare per il salvataggio dei dati più sensibili.