Chi conosce nel dettaglio una memoria di massa? Chi sa realmente di cosa si sta parlando? Sono in pochi quelli che possono davvero rispondere in maniera positiva a queste domande. Eppure le memorie di massa, per quanto sembrino lontane dalla nostra routine, in realtà permeano in modo capillare ogni strato della nostra vita. Non esiste dispositivo, in sostanza, che non sia fornito o non abbia bisogno di una memoria di massa.
Diventa quindi spontaneo chiederselo: che cos’è una memoria di massa? Capendo questo, si può naturalmente passare a vedere quali sono le memorie di massa più diffuse sul mercato. Sì, perché la memoria di massa non è una sola e di solito sottintende diverse altre categorie. È una sorta di insieme, di bacino in cui vengono raccolti tanti tipi di memorie differenti.
In questa guida, come forse avrete capito, mi vorrei quindi concentrare maggiormente sulle memorie di massa che non solo sono più famose e conosciute, ma anche quelle più utili al giorno d’oggi. Quando avrete finito di leggere, vi renderete conto della grande vastità di questo mondo e della sua enorme capillarità: solo così avrete la piena consapevolezza di quello che state acquistando o di quello che volete acquistare.
Memoria di massa: di che cosa si tratta?
Credo sia fondamentale e davvero importante iniziare questa guida spiegando chiaro e tondo che cosa significa “memoria di massa”. Facciamo un attimo un passo indietro: dovete sapere infatti che qualunque dispositivo informatico (e a volte anche elettronico) necessita di un comparto interamente dedicato alla memorizzazione di determinati dati e contenuti. Ecco, da qui però bisogna fare un distinguo. Questo comparto che vi dicevo non è unico, ma solitamente diviso in due macro categorie: si vanno a creare, quindi, la memoria di massa e la memoria principale (altrimenti detta “centrale”).
Partiamo da quest’ultima, che dal nome sembra essere davvero la più importante. La memoria centrale è quella memoria di un computer, di un tablet o di uno smartphone che deve contenere tutti quei file e quelle informazioni che non servono sul lungo periodo. In pratica, la memoria centrale ha l’obiettivo di tenere in sé solo quelle cose che non hanno bisogno di essere ritrovate, che so, tra un anno, ma che servono solo in quel dato momento, o in quella specifica operazione o sessione.
Da qui si capisce perché le memorie centrali sono spesso considerate e chiamate “memorie volatili”, perché prendono facilmente il volo e tendono ad azzerarsi una volta che il dispositivo viene spento. Si possono considerare memorie centrali la memoria RAM, la memoria ROM, le Cache, e quant’altro.
Quali sono o quali possono essere questi file? Diciamo, in generale, che si parla di documenti di testo molto importanti, video e fotografie magari, una versione specifica di sistema operativo e i programmi più importanti del dispositivo.
Memorie di massa più diffuse
Bene, credo che a questo punto si sia capita la differenza fra le due memorie fondamentali dell’informatica e anche i loro rispettivi ruoli all’interno di un preciso dispositivo. Passiamo quindi al tema che più interessa i lettori di questo articolo: le memorie di massa più diffuse.
Di conseguenza, tra le memorie di massa troviamo principalmente gli hard disk (che siano interni o esterni non fa alcuna differenza, perché gli scopi sono identici), memorie flash come schede di memoria SD (mini e micro, anche) e le chiavette USB, e tutti i supporti esterni adatti alla riproduzione multimediale quali CD, DVD e Blu – Ray. Come potete ben vedere, le tipologie di memoria di massa sono davvero tantissime e sono conosciutissime a tutti, dato che chiunque usa almeno una delle memorie che ho elencato sopra.
In questa guida ho deciso di concentrarmi sulle tre più utilizzate, secondo le recensioni online: le chiavette USB, le schede di memoria e gli hard disk.
Chiavette USB
Kingston DataTraveler Exodia DTX/128GB Flash Drive USB 3.2 Gen 1 – con cappuccio protettivo e anello…
- L’ampia asola consente di agganciare il drive a un portachiavi con la massima semplicità
- Pratico connettore USB protetto da un solido cappuccio
- Molteplici colorazioni, in base alla capacità
Kingston DataTraveler Exodia Onyx PenDrive Flash Drive 3.2 Gen 1 DTXON/128GB – con elegante…
- Il design con cappuccio removibile protegge il connettore USB
- Involucro compatto ed elegante in nero opaco
- L’anello di aggancio consente di appenderlo a un portachiavi con la massima semplicità
Iniziamo con i dispositivi forse più comodi e rivoluzionari del settore: le chiavette USB. Queste minuscole memorie di massa hanno davvero portato nel mondo informatico qualcosa di incredibile: la micro tecnologia.
Chiaramente il livello e la qualità di una chiavetta USB si vede dalla marca, dallo spazio che ha a disposizione e dalla velocità che impiega per trasferire i file. Riguardo la capienza, bisogna dire che non tutte le chiavette sono molto spaziose: ne esistono alcune che hanno a disposizione solo 500 MB, fino ad arrivare a quelle più performanti di 64 o addirittura 128 GB.
Schede di memoria SD
Se le chiavette USB vengono usate perlopiù per trasferire file da e tra computer (fissi e portatili), le schede di memoria, pur facendo parte come abbiamo detto della stessa famiglia, sono votate ad altri dispositivi. Non esiste pressoché alcun computer che non abbia almeno un’entrata USB, ma ne esistono tantissimi che non possiedono lo slot per leggere le schede di memoria. In questo senso, vi toccherà acquistare un lettore a parte che vi aiuti a leggere le schede da computer.
Anche loro vengono valutate a seconda della capienza, principalmente. Le schede di memoria, essendo pensate e progettate per contenere soprattutto file video e fotografie, magari il tutto in alta risoluzione, spesso capita che siano già molto capienti. Esistono schede di memoria di soli 4 GB, ma non sono di certo le più vendute. Vale sempre la pena acquistarne una che abbia almeno 128 GB, a salire.
Il prezzo, com’è ovvio che sia, varia a seconda dello spazio e della tecnologia con cui sono costruite. Le migliori schede di memoria si distinguono per le sigle SDHC e SDXC, ovvero “High Capacity” e “eXtreme Capacity”. Queste due sigle vi suggeriscono che le schede sono più spaziose e performanti delle altre.
Hard disk
Infine andiamo a parlare della memoria di massa per antonomasia: gli hard disk. Come vi accennavo prima, gli hard disk possono essere interni ed esterni. Gli hard disk esterni di solito gestiscono una maggiore varietà di contenuti e file, mentre quelli interni sono più tipici dei computer.
Un appunto va fatto sugli SSD, che sono dischi di memoria allo stato solido, che differiscono quindi dagli hard disk più classici (definiti dischi rigidi). Gli SSD sono molto più veloci e leggeri, per questo vengono scelti dalla maggior parte degli utenti cime componente primaria del loro computer. Anche gli SSD possono essere esterni: in questo caso, sarò assolutamente giusto comprarne uno, anche perché gli SSD solo di solito molto più resistenti e meno fragili dei loro antenati hard disk.
Spero di aver spiegato tutto al meglio, ma ricordate: ogni memoria di massa va sempre scelta a seconda delle vostre specifiche esigenze.